NapHub
Cosa trovi in questa location
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- Sale multifunzionali adatte a convegni, assemblee, congressi, conferenze e presentazioni.
- Spazi moderni ed eleganti per sfilate, shooting fotografici, spot pubblicitari e performance artistiche.
- Ambienti storici perfettamente restaurati ideali per mostre ed eventi culturali.
- Uffici arredati e attrezzati per meeting aziendali, presentazioni di progetti e lavori di team.
- Ampi saloni finemente arredati per eventi esclusivi e business lunch.
- Dotazioni tecnologiche moderne per congressi e riunioni.
Dove si trova
Riviera di Chiaia, 9A, 80122 Napoli
NapHub offre sale mutifunzionali adatte a convegni, assemblee, congressi, conferenze, presentazioni e dibattiti in cui lo scambio di opinioni è garantito.
Gli spazi, moderni ed eleganti, si adattano alla realizzazione di eventi esclusivi, sfilate e servizi fotografici di alta moda, spot pubblicitari, mostre d’arte, performance teatrali e musicali.
La presenza di una cucina professionale rende possibili pranzi e cene aziendali, rinfreschi e degustazioni.
Gli uffici di NapHub arredati e attrezzati, consentono incontri tra professionisti, meeting aziendali, presentazioni di progetti, scambi di idee ed esperienze di lavoro adatte a comitati e team work.
Eventi
Gli ampi saloni finemente arredati sono il luogo ideale per eventi esclusivi.
Congressi e Meeting aziendali
Ambienti versatili e dotati delle più moderne tecnologie per soddisfare tutte le esigenze.
Business Lunch e Coffee Break
La migliore location per pranzi e cene di lavoro.
Mostre e Eventi Culturali
Il fascino degli antichi saloni perfettamente restaurati è la cornice ideale per eventi culturali.
Il luogo che ci ospita, Villa Sanfelice di Monteforte, fu costruito nella seconda metà del 1800 nell’ambito del progetto di colmata a mare che avrebbe portato alla realizzazione parallela di via Caracciolo e di viale Elena. Dopo molti anni in cui in questo appartamento ha vissuto la famiglia che da il nome alla Villa, fino allo scorso anno questi grandi spazi sono stati occupati dall’unica dipendente di una compagnia di assicurazione che nel 1986 ha chiuso entrando in una procedura di amministrazione coatta che oggi non si è ancora chiusa. Siamo, pertanto, in un luogo simbolo di progettualità, riorganizzazione, innovazione. Di storia e nobiltà. Ma anche di burocrazia e opportunità sprecate.
Vorremmo che da oggi diventasse un luogo di incontro, scontro, ma soprattutto confronto.
Ci piacerebbe iniziare a elaborare un modello di sviluppo che non sia di semplice allineamento al resto del paese e dell’Europa, ma un modello che, ovviamente relazionandosi ad un contesto più ampio e oramai globale, sfrutti le intelligenze, le competenze, le risorse che questo nostro Sud alimenta e conserva da sempre. Bisogna pensare, o meglio, ripensare al SUD come al centro del rilancio sociale, economico e culturale del nostro Paese. Affinché questo sia possibile è innanzitutto indispensabile rinunciare a logiche assistenzialistiche. Esaltando le nostre specificità, l’arte, la cultura, l’artigianato, il nostro rigore scientifico, la nostra creatività estetica e la nostra manualità, dobbiamo puntare tutto sul nostro capitale umano, i GIOVANI, e la loro capacità di attrarre giovani da altre latitudini, grazie alla naturale attitudine che essi stessi hanno di creare network, fare rete e lavorare insieme.